Wallace individua 4 tipi di culto: individualista, sciamanico, comunitario e ecclesiastico.
-Nei primi 2, ogni individuo può singolarmente entrare in contatto con il soprannaturale mediante le proprie capacità, talvolta con l’ausilio di certi mezzi, dopo un’appropriata preparazione ed eventualmente un’iniziazione, spinto da proprie esigenze psichiche. Durante l’estasi, lo sciamano compie un “volo” simbolico nel mondo degli spiriti, dove acquista dei poteri con cui può curare, esorcizzare dalla possessione di spiriti maligni, compiere divinazioni e combattere le influenze malefiche che affliggono la comunità.
-I culti comunitari comprendono cerimonie che gruppi di persone senza particolari qualifiche religiose compiono in determinate occasioni, talvolta sotto la guida di specialisti es. al raggiungimento della pubertà o per rendere omaggio agli antenati.
-I culti ecclesiastici sono celebrati esclusivamente dalla classe dei sacerdoti, dediti unicamente o prevalentemente a questa funzione all’interno di una società. Si tratta in genere di società stratificate, in cui vi è una netta distinzione tra religiosi e laici. Oltre alla loro funzione di mediatori con le divinità e/o le forze soprannaturali oggetto di venerazione, gli specialisti del culto detengono spesso un potere sociale all’interno della comunità.
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