Siamo in un’epoca dove tutto va molto veloce. Il mondo intorno a noi è frenetico, sempre pronto a sfuggirci dalle mani. Spesso, proprio per stare dietro ai dispositivi tecnologici, ci perdiamo delle nozioni importanti. Quando ci troviamo nella situazione in cui usare un oggetto è inevitabile, perché nessuno può farlo per noi, allora finalmente ci rendiamo conto di quanto sia utile saperle certe cose. Ma voi, sicuramente vi direte: “Nei momenti di bisogno, possiamo sempre ricorrere al magico Google per avere informazioni”. Non avete di certo tutti i torti. Ma un tempo, i comuni mortali, non avevano questi mezzi eppure sapevano benissimo cavarsela da soli in ogni circostanza, anche la più avversa. Pensate, non avevano nemmeno bisogno del GPS per spostarsi da un posto all’altro. È davvero incredibile, vero?
Anche se la tecnologia ci fornisce mezzi molto validi e davvero utili in tantissime circostanze, è bene cercare di farcela anche con i propri mezzi, ovvero la propria conoscenza. In fondo, affidarsi ad un computer, un Tablet o un cellulare per capire com’è fatto un oggetto o a cosa serve, soprattutto se si tratta di un oggetto di uso comune, è davvero assurdo. È come usare sempre la calcolatrice del cellulare anche per operazioni banali, che si fanno in pochi secondi. Dite la verità…le fate anche voi! Per recuperare un po’ di dignità, potreste continuare a leggere l’articoli. Di seguito, proveremo ad elencarvi degli usi che forse nemmeno immaginate, di comuni oggetti della quotidianità. Forse qualcuno già li conoscerà, ma la gran parte potrà sicuramente trovarli molto utili. È chiaro che tantissimi degli oggetti che troverete nell’elenco sottostante, li usate sempre, ma forse non nel modo giusto. Utilizzati nella maniera opportuna, alcuni si riveleranno più efficaci e utili di quanto immaginate. Ecco tutto quello che c’è da sapere su alcuni oggetti:
1. Manici di pentole e padelle: sicuramente avrete notato che le pentole hanno dei manici forati. Ma qual è il motivo del foto? Qualcuno potrebbe dire che serve per agevolare la presa e sollevarla con facilità, altri però hanno rivelato che il buco nel manico serve anche per poter tenere il cucchiaio a portata di mano. Basta infilarlo nel foro per tenerlo fermo e sempre pronto all’uso. Spesso, infatti, commettiamo un errore: quello di mettere la posata o il mestolo all’interno della pentola, metà fuori e metà dentro. Lasciandolo così però si corre il rischio che la posata finisca dentro e non si riesca più a recuperare con facilità. Se volete evitare il problema, non dovete fare altro che adottare questa semplice abitudine.
2. I segni sulla tastiera: avete mai notato che sulle tastiere dei vostri computer ci sono alcune lettere, per la precisione due, che hanno un trattino sopra? Non si tratta di un disegno, ma di un trattino che si avverte al tatto. Il loro scopo, è molto interessante: servono per i non vedenti. Toccandoli, come avviene nel sistema braille, si possono orientare con “facilità” sulla tastiera. L’indice sinistro appartiene alla “F” mentre quello destro alla “J.” Sicuramente li avrete notati, ma ora potrete finalmente capire il motivo della loro presenza.
3. Confezione delle Tic-tac: se guardate una confezione di Tic Tac a distanza molto ravvicinata, potrete vedere che all’interno del cappuccio dello scatolino, c’è uno spazio apposito che vi permette di prendere un confetto per volta, evitando sprechi. Eh già! A volte, se ne vuole solo uno, ma agitando il pacchetto, si finisce col far cadere giù più di un confetto. Un erogatore è molto comodo. Non credete? Forse è il caso di cominciare ad usarlo.
4. Confezioni per il take away: tutti ordiniamo cibo d’asporto ai take away che preferiamo. Eppure, spesso ignoriamo che a volte ce lo rifilano in delle scatole che, un tempo, soprattutto negli Stati Uniti (in particolare nella città di Chicago), queste scatole che venivano originariamente usate per le ostriche. Questi contenitore di cartone, non hanno però la sola finalità di conservare e trasportare il cibo in comodità. Essi si possono anche smontare e con le giuste manovre, utilizzarli come un comodissimo piatto. Su youtube, troverete sicuramente un tutorial che vi spiegherà quali mosse fare.
5. Carrello della spesa: non sempre può capitare di vederli, ma su alcuni carrelli della spesa, è possibile vedere delle estremità ricurve. In genere, chi le nota, pensa che siano lì solo per rendere il carrello esteticamente più bello. In realtà, quella sporgenza ha una sua importanza e un suo scopo: potete appendere proprio lì le buste, in modo da riuscire ad estrarre con maggiore facilità e velocità al momento del bisogno.
6. Gancio del metro: avete mai notato alla fine dei metri in rullo una parte metallica, che aiuta a posizionarli per prendere correttamente le misure? Se guardate più da vicino, noterete che, proprio su questa parte, c’è anche un buco. Il suo scopo? Quello di fissare il metro alla testa di un chiodo o una vite e fare in modo che prendere le misuri risulti più facile.
7. Indicatore del livello di benzina: può capitare di avere tra le mani un’auto di un amico o di un parente ed avere qualche difficoltà. Non tutte le macchine sono fatte nello stesso modo, per questo, potreste avere delle difficoltà nel sapere da qualche parte si trova il serbatoio. Non siete stupidi, è normale. Per evitare figuracce, vi invitiamo a fare attenzione l’indicatore del livello di benzina. In diverse tipi di auto, c’è una freccia che indica su quale lato si trova il serbatoio.
8. Servispaghetti: è uno di quegli utensili che tutti abbiamo in cucina, ma usiamo raramente. Stiamo parlando della servispaghetti. Avete mai notato che questo utensile al centro ha un buco? Un foro anche piuttosto grande, difficile da ignorare. Il foro non serve però, come tutti immagineranno, a far passare l’acqua di cottura. Serve anche a calcolare perfettamente una porzione di pasta.
9. Carta igienica: la usiamo quotidianamente, ma non sappiamo molto di lei. Ad esempio, sapete qual è il modo corretto di appendere il rotolo di carta igienica? C’è chi lo mette estraibile verso l’esterno e chi, invece, verso l’interno. Ma chi lo fa correttamente? Basta consultare i documenti del brevetto, che risale al 1891, per capire qual è il modo giusto. Il disegno di certo non ha bisogno di alcuna spiegazione.
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