Per retribuzione si intendono “le provvigioni, i premi di produzione, le partecipazioni agli utili e ai prodotti e ogni altro compenso di carattere continuativo, con l’esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese”.
La costituzione italiana stabilisce che essa debba soddisfare il principio di equità e sufficienza, sia proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa, è obbligatoria, determinata, periodica.
Gli elementi che la costituiscono possono essere letti sulla base di 3 criteri: obbligatorietà e discrezionalità del datore di lavoro, soggetto erogante e modalità di erogazione.
La politica retributiva si delinea sulla base di 3 parametri: livello retributivo (saggio medio di retribuzione), struttura (diversa retr per le diverse posizioni) e dinamica (retr rispetto al tempo).
A fianco della retribuzione vi possono essere i benefit, ovverosia in più che il datore di lavoro offre, forme di remunerazione complementari alla retribuzione principale, riconosciute dall’azienda al dipendente allo scopo di integrare il normale stipendio, incentivando il lavoratore a maggiore produttività.