Enrico Renna: il pioniere della composizione innovativa e delle nuove tecnologie musicali

Enrico Renna è un compositore e direttore d’orchestra italiano, nato a Salerno, in Italia, nel 1952.

La sua formazione musicale ha avuto inizio molto presto, grazie all’influenza del padre Furio, letterato e politico del PCI, e sotto la guida del direttore d’orchestra Filippo Alberghi. Ha tenuto il suo primo concerto pubblico all’età di sei anni.

A nove anni, su sollecitazione del compositore Giuseppe Savagnone e con l’egida del direttore Jacopo Napoli, Renna è stato iscritto al Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli, con un permesso speciale del Ministero, per via della sua giovane età.

Renna ha compiuto approfonditi studi musicali e ha conseguito diversi diplomi accademici, tra cui Flauto con Ferdinando Stajano [1969], Pianoforte con Ernesto Galdieri e Giuseppina Buonomo [1975], Composizione con Aladino di Martino [1977] e Direzione d’Orchestra con Franco Caracciolo [1979].

Nell’Anno Accademico 1972, ha vinto il Premio Antonio Cece come migliore allievo di composizione. Ha anche effettuato studi privati di disegno.

Nel 1972, a soli vent’anni, Renna ha ottenuto la prima cattedra al conservatorio di musica, dando inizio ad una intensa carriera accademica che si è conclusa nel 2017. Ha approfondito la sua formazione con Arrigo Tassinari, Vincenzo Vitale, Franco Ferrara e, per la composizione, con Umberto Rotondi a Milano.

 

Renna ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con Luigi Nono a Venezia e di assistere ai suoi primi esperimenti di live elettronics relativi alla composizione del Prometeo presso gli studi di fonologia musicale della Südwestfunk (SWF). Ha incontrato anche Franco Evangelisti, Nino Rota e, soprattutto, Mario Bortolotto.

Nel 1978, Renna ha vinto il concorso per giovani compositori indetto dal festival Musica nel Nostro Tempo di Milano con il brano “Musica X 12“. Nel 1979, il suo lavoro “Abwechseln” per clarinetto è stato inserito nei programmi del Festival dei Due Mondi di Spoleto, diretto da Mario Bortolotto. Nel 1981, ha vinto il Concorso Venezia Opera Prima indetto dal Teatro La Fenice, e il suo brano “Musica X 12” è stato eseguito al Teatro La Fenice.

Nel 1982. Renna è stato molto attivo nell’esecuzione e registrazione di brani di autori internazionali, tra cui Eduardo Armenteros, Francisco Guerrero, e Corrado Albin. Ha diretto brani in prima esecuzione di Igor Stravinsky e di altri autori come Ludovico Einaudi e Donald Martino.

Durante la sua carriera, Renna ha vissuto e collaborato a Parigi con Musique Vivante e ha diretto concerti monografici come quello per la scuola di Franco Donatoni all’Auditorium della Rai di Napoli. Nel 1985, ha ricevuto una commissione dalla RAI per la composizione di un lavoro destinato all’Orchestra Sinfonica di Torino e ha iniziato una collaborazione con la casa editrice Edipan e la RCA.

Renna ha collaborato con il clarinettista e compositore Jesùs Villa-Rojo e con il LIM, Laboratorio de Interpretación Musical di Madrid. Alcune sue composizioni sono state inserite nel repertorio di artisti come Ciro Scarponi, Giuliana Albisetti, e Annamaria Morini. Ha diretto per alcuni anni il Centro Musicologico del Cilento e l’Associazione Cathy Berberian, patrocinata da Luciano Berio. Nel 1990, ha curato e diretto l’orchestra d’archi Collegium Philarmonicum, con la quale ha effettuato numerosi concerti e incisioni di lavori in prima esecuzione.

Oltre all’attività di compositore, egli svolge anche attività cameristica come pianista e flautista, collaborando con molti artisti di fama. Tra questi si possono citare Joan Logue, David Keberle, Avon Stuart, Maurizio Villa e Rita Del Santo.

Durante la sua carriera, Enrico Renna ha intrattenuto rapporti con molti enti importanti nel mondo della musica, tra cui il Teatro La Fenice di Venezia, il Festival Pontino, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, la Filarmonica George Enescu di Bucarest, la RAI, l’Accademia Musicale Pescarese, l’Amici della Musica di Palermo e molte altre ancora.

Nel decennio degli anni ’90, Enrico Renna ha diretto il Laboratorio di Teoria dell’Interpretazione e Analisi Musicale presso l’Università Popolare di Caserta. Nel 1993, ha ricevuto una commissione dai Pontifici Istituti MPF per la composizione di un inno.

Nel 2002, Renna ha diretto la Sinfonia delle Campane presso l’Auditorium Nervi di Stoccolma. Questo progetto musicale, intrapreso alcuni anni prima, era altamente ambizioso e innovativo, poiché coinvolgeva cinque gruppi percussivi, un attore, luci e ambientazione.

Nella fine degli anni ’90, Renna si è concentrato sulla ricerca nei campi dei linguaggi e delle nuove tecnologie funzionali alla composizione e all’esecuzione musicale, grazie al supporto di Antonio De Santis. Ha fatto istituire la cattedra di Musica Elettronica presso il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella e ha creato un’opera d’arte multimodale attraverso l’uso di opere grafiche di sua invenzione.

Nel 2004, Renna ha ricevuto una commissione per un brano elettronico da parte della 7th International Conference on Digital Audio Effects e nel 2007, ha ricevuto una commissione dalla Fondazione Axel Munthe Villa San Michele di Anacapri per la composizione di un brano per percussione, che ha portato alla creazione di Luce.

Nel 2009, Renna ha fondato la Bottega Musicale Santa Maria de Jesu presso il Convento di San Francesco ad Oppido Lucano, dove guida e accoglie giovani musicisti nella sperimentazione di nuovi linguaggi musicali.

Bottega Musicale Santa Maria de Jesu

Nel 2012, ha creato i Venerdì Musicali presso il Museo del Mare di Napoli, che hanno attirato un significativo interesse e partecipazione di pubblico. Nel 2013, ha diretto il Laboratorio di Composizione presso il Convegno Internazionale di Studi in onore di Carlo Gesualdo, con la partecipazione di studiosi provenienti da tutto il mondo e l’esecuzione di brani ispirati a Gesualdo.

In sintesi, Enrico Renna è un artista altamente talentuoso e innovativo che ha contribuito allo sviluppo della musica e del teatro attraverso la sua ricerca e le sue creazioni. La sua dedizione alla sperimentazione e all’innovazione lo rendono un nome importante nel mondo della musica contemporanea.enrico renna

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