Da quando Marte è stata raggiunta dalle prime sonde e sono cominciate le prime esplorazioni sulla superficie del pianeta rosso, in molti siti web e blog appartenenti a ricercatori autonomi, hanno più volte confutato l’autenticità delle immagini mandate da allora, dal rover Curiosity, il quale ogni giorno invia centinaia di foto ad alta risoluzione, le quali vengono condivise con il pubblico applicando filtri, diminuendo la nitidezza come a “mascherare” il vero aspetto dell’ambiente marziano.
Varie ipotesi si sono susseguite in questi anni su Marte, se ne parla molto, tra bufale e teorie interessanti. L’ultima vicenda legata all’incidente della sonda Schiaparelli ha destato parecchie perplessità tra vari ricercatori e blogger, tra cui Scott Waring, autore del sito “Ufo Sightings Daily” il quale sostiene che l’atterraggio di Schiaparelli sia stato deliberatamente impedito da un sabotaggio.
Secondo il ricercatore, la NASA avrebbe impedito alla missione ExoMars di arrivare sul suolo marziano, rimanendo di fatto l’unica agenzia spaziale ad essere giunta su Marte e procedere con gli studi. Perchè non avviare una collaborazione tra le agenzie spaziali e setacciare in minor tempo la superficie del pianeta rosso?
La missione ExoMars si poneva gli stessi obiettivi della NASA, e questo fa presagire, anche alla luce delle censure propinate al pubblico riguardo l’aspetto di Marte, a delle informazioni scomode che la NASA non vuole divulgare, ne tra la popolazione tantomeno con la comunità internazionale. Addirittura tra i teorici della cospirazione, la NASA non sarebbe nuova a sabotare le missioni concorrenti: i programmi Phobos Russi si ipotizza siano stati segretamente ostacolati dalla NASA.
A quanto pare Marte continuerà a suscitare mistero e curiosità ancora molto a lungo e come sempre accade in questi temi, tali resteranno solo ipotesi, ma i dubbi restano.