Per un attimo l’Italia aveva perso le speranze per la nascita del nuovo governo ma qualcosa ha cambiato le carte in gioco: Luigi Di Maio, presentando le sue scuse al Presidente Mattarella, è riuscito a convincerlo a formare il nuovo governo (non incaricando più Savona come Ministro dell’Economia, motivo per cui saltò tutto).
A pochi giorni dal giuramento e l’annessa presentazione dei ministri al Quirinale, Matteo Salvini e Luigi Di Maio (rispettivamente Ministro degli Interni e Ministro del Lavoro) si sono messi già all’opera per cambiare il futuro del nostro Paese. Il leader CinqueStelle è davvero soddisfatto dei cambiamenti che si stanno verificando e proprio ieri ha espresso la sua gioia nella pagina Facebook ufficiale, scrivendo anche qualche parola in merito a Bramini:
“Adesso lo Stato siamo noi. Sergio Bramini è un imprenditore monzese fallito per colpa dello Stato che, nonostante il credito di 4 milioni di euro accumulato dalla sua società, si è visto portare via la sua casa ipotecata per scongiurare il fallimento e salvare la società e i suoi 32 dipendenti. Lo avevo incontrato in campagna elettorale e gli avevo promesso che se fossimo andati al governo lo avrei portato con me per far sì che nessun altro imprenditore si debba trovare a subire l’ingiustizia che gli è toccata in sorte. Da oggi lavorerà con me al Ministero dello Sviluppo Economico, al servizio degli imprenditori onesti. Lo Stato è finalmente dalla parte dei cittadini“.