Ha da pochi giorni compiuto (esattamente il 6 ottobre) i primi cento anni dalla sua inaugurazione la tratta ferroviaria più lunga e mastodontica al mondo: la Transiberiana.
Quest’opera di straordinaria grandezza e complessità, ha richiesto circa dieci anni di progettazione e costruita in circa trent’anni di lavori faticosissimi e in condizioni proibitive (il clima siberiano in alcune regioni è al limite della sopravivenza con temperature che nei gelidi inverni scendono sotto i -50°C), collega la Russia “europea” con la Russia asiatica, esattamente da Mosca a Vladivostok in estremo oriente sull’oceano Pacifico.
La Transiberiana è stata un vettore di sviluppo non indifferente, sia a livello economico sia a livello logistico, intee zone della Russia isolate prima della sua costruzione, furono collegate al resto del paese da questa ferrovia lunga ben 9.829 chilometri, prima di allora addirittura, in alcune regioni ci si spostava con mezzi a trazione animale!
Un’infrastruttura dalla grandezza senza precedenti, che ha contribuito allo sviluppo di tutta la Russia, favorendone l’uscita dallo stato di arretratezza.