“Qo usque tandem, Catilina, patuere patientia nostra ? ” Fino a quando, “politici del cavolo” (traduzione libera del nome proprio Catilina!), metterete alla prova la nostra pazienza? Sapete quanti anni sono che ci sconquassate i cosiddetti sulla opportunità o meno di costruire questo benedetto PONTE che dovrebbe unire la Sicilia al continente? Se per caso NON lo ricordate, ve lo rimembro io, sono ben 45 anni!!!! Sì, la bellezza di QUARANTACINQUE anni, durante i quali prima ci proponete di doverlo costruire perchè darà grandissimo impulso al turismo, accorciando di molto le difficoltà per raggiunger la bella isola, verrà incrementata l’industria perchè si accorceranno i tempi dei trasporti e quindi ne beneficeranno appunto le industrie, insomma tutto un elenco di eventi straordinari che ci portano ogni volta a pensare: ma cosa aspettano a farlo? Ma poi “cade il Governo” che ha portato avanti questa idea, e quindi chi gli succede non può naturalmente “avallare” un qualcosa che NON è suo, perchè farebbe fare bella figura al politico avverso appena battuto alle elezioni (quando ancora c’erano le elezioni!), quindi via con il Decreto “ad hoc”, stop a tutti i progetti, dei quali qualcuno addirittura già finanziato (quindi PENALI da pagare alle ditte appaltatrici, denari pubblici, cioè nostri, ovviamente), e quindi STOP, perchè NON è un’opera prioritaria, sarebbero solo colate di cemento, si favorirebbe la mafia che si intrufolerebbe certamente negli appalti, e così via, con una sorta di argomentazioni che ci farebbero dire: ma allora NON fatelo!
Sapete che vi dico, cari (!) politici ? Abbiate più rispetto di noi cittadini, smettetela di prenderci per i fondelli come se fossimo dei trogloditi con l’anello al naso pronti a “digerire” qualsiasi scemenza esca dalle vostre boccucce! Occupatevi seriamente di quello che può far migliorare la via degli italiani, che in fondo non chiedono molto: chiedono innanzitutto di non essere presi per il naso con continue fandonie, chiedono di poter avere un lavoro dignitoso che permetta di mettere insieme sia un pranzo che una cena, chiedono di avere una tassazione più equa e giusta in linea con gli altri concittadini europei ( mentre al momento siamo i più tartassati d’Europa!), chiedono più sicurezza nelle strade e nelle case, chiedono di poter andare in pensione dopo una vita lavorativa magari prima di essere diventati ottuagenari!
Io non sò se il Ponte sullo stretto sia utile o no, lascio la sentenza agli esperti, quello che sò è che questa annosa e dibattuta questione non diventi un palliativo per distogliere l’attenzione dai VERI problemi della quotidianità, che sono tanti e pesantissimi per molti italiani ( 4 milioni ormai quelli sotto la soglia della povertà!), e quindi l’ultima cosa che vogliono è sentirsi presi per i fondelli in discussioni trite e ritrite che non portano a nulla, perchè la NOSTRA pazienza si sta per ESAURIRE!!!!
MAURO FILIPPI