FIDEL CASTRO: DITTATORE O ROMANTICO RIVOLUZIONARIO?

download-1E’ morto Fidel Castro. La sua fine era ormai imminente. Lui stesso l’aveva preannunciata con il suo ultimo ansimante discorso davanti al <<suo>> popolo cubano. Senza mai nominare la parola <<MORTE>>, disse chiaramente che c’è una fine per tutti, e quindi anche per Lui. Aveva 90 anni e oltre 50 di potere assoluto (esercitato con il pugno di ferro) sulla regina delle isole caraibiche:

C U B A . Castro rappresenta l’eterno dualismo che affligge l’animo umano, una sorta di dottor Jeckill e Mr. Hyde,un Giano bifronte capace di suscitare sentimenti contrastanti,  eppur capace di creare un alone di leggenda sulla Sua persona e sulla Sua Isola.Certo, non si può negare che <CUBA> rappresenta nell’immaginario collettivo di mezzo mondo l’isola della <FELICITA’>, del sole, delle spiagge, dei localetti notturni dove si balla la salsa tutta la notte, bellissime ragazze dalla pelle ambrata. della bellissima atmosfera anni 50 che si  “respira” per via di quei vecchi macchinoni americani che ancora circolano per le strade cubane. Ma tutto questo non ha nulla a che fare con l’ideologia MARXISTA-LENINISTA che Castro ha importato dall’ex “cara” Unione Sovietica. Una ideologia che si è “disintegrata” persino lì dove è nata sotto i colpi di Gorbaciov e compagni. Nessun europeo con un minimo di principio democratico “serio” non può non avvertire un senso di disagio davanti a un leader politico “avvolto” in una tetra divisa militare con un cinquantina di medaglie appiccicate al petto, spalleggiato dall’esercito e dai carri armati. Eppure tanti politici anche e soprattutto Italiani lo piangono e lo onorano come se fosse stato un Dio in terra. La cosa non stupisce affatto; la storia ci insegna che tanti dittatori sanguinari hanno avuto un seguito popolare enorme e persino amati alla follia. Cuba in realtà è un’isola bellissima (ma in questo Castro non ha alcun  merito) dove però regna la povertà più assoluta, dove centinaia di dissidenti sono spariti nel nulla nelle carceri Cubane, dove c’è il turismo sessuale, centinaia di minorenni sul lungomare che vendono il proprio corpo, una Doppia Economia (una per i ricchi-pochi- e un’altra per i poveri-molti) e tutto questo sotto gli occhi dell’ormai <<FU>> Castro. La la Sua morte non cambia le cose perchè un’altro  <<eroe leggendario>> con una divisa da generale ha preso il suo posto. Indovinate chi?  il fratello. Castro ha sempre detto : <<LA STORIA MI ASSOLVERA’>>……ma non sarebbe stato meglio se avesse fugato tutti i dubbi mentre era in vita, invece di aspettare il processo della storia.  Dicevano i latini  <<HISTORIA EST MAGISTRA VITAE>>…ma non è sempre così.

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