Quanti di voi guardando il film giapponesi si sono interrogati sull’assenza di sedie, tavoli, divani e poltrone nelle loro case? In Giappone viene utilizzato il Tatami, un’elaborata stuoia che sostituisce numerose cose come appunto il letto, le sedie e tanto altro grazie alla sua presenza sull’intero pavimento di casa.
Tatami
I richiestissimi letti giapponesi
La storia del tatami risale al periodo di Nara intorno al 710-784 dove l’imperatore Shomu utilizzava una stuoia di paglia per dormire. Da qui si è diffusa l’usanza, soprattutto in presenza di ospiti illustri, di stendere delle stuoie rotonde per sedersi per poi passare a quelle lunghe per dormire. Il nome Tatami invece deriva dal verbo “tatamu” che significa impilare e quindi indicava proprio la possibilità di questa stuoia di essere ripiegata e accatastata.
I tatami ad oggi vengono confezionati con delle stoppie di riso legate con una corda robusta e rivestiti esternamente da una stuoia di paglia e raggiungono lo spessore complessivo di circa 6 cm, per gli occidentali (abituati ad un comfort maggiore, si consiglia uno spessore di almeno 14 cm). Quando si cammina sul tatami esso cede leggermente sotto la pressione del piede nudo infatti i giapponesi lasciano le scarpe fuori di casa e ogni rumore viene attenuato dalla morbidezza delle stoppie di riso. L’utilizzo del tatami è davvero fantastico anche come letto per dormire. Alcuni lo utilizzano stendendoci sopra il futon e una trapunta che funge da coperta e il letto è pronto, poi al mattino gli oggetti vengono chiusi in un grande armadio a muro e la casa torna semplice e riacquista la tipicità stessa delle dimore giapponesi.
Nel dettaglio il tatami è composto da tre parti: l’imbottitura “toko” confezionata con estrema cura partendo da stoppie di paglia di riso che vengono intrecciate e legate con una corda robusta per ottenere un determinato spessore e un peso di circa 30 kg, la superficie visibile “omote” è costituita da steli di igusa che è un giunco coltivato nelle risaie mentre l’ultima parte è il bordo in stoffa “heri” che cinge i lati lunghi del tatami.
I tatami standard hanno un’altezza media di 5 o 6 cm, ma sul sito viverezen.it è possibile acquistare un prodotto più adattato alle abitudini occidentali: il tatami di l’altezza 2,5 cm a peso ridotto che ha il pregio di essere molto più facile da maneggiare per consentire ad una sola persona di spostarlo facilmente e pulire al di sotto, inoltre sono disponibili anche i tatami pieghevoli con uno spessore di 1,2 cm per chi magari vuole utilizzarli in palestra.
Il tatami nasce come unità di misura delle superfici delle case giapponesi e la misura di base è 90 x 180. I tatami usati in occidente invece spesso sono lunghi 200 per poterli adattare ai nostri materassi. Per motivi culturali legati al numero “4” inoltre non vanno mai create croci nel disegno ed è per questo motivo che esiste proprio il mezzo tatami di 90×90, che abbinato ai tatami da 90×180 permette di creare figure specifiche.
L’arredamento Giapponese non si esaurisce con i soli tatami, visita la sezione Arredamento Giapponese per una panoramica completa dei prodotti disponibili: letti, separè shoji, stampe giapponesi e tanto altro ancora.