Nasce a Bologna un’accademia scientifica con focus sulle diete chetogeniche o Very Low Calories Ketogenic Diet (VLCKD)
LA SOCIETA’ ITALIANA DI NUTRACEUTICA PRESENTA LA KETOGENIC DIET ACADEMY
Il progetto intende formare medici e professionisti della nutrizione sull’impiego delle diete chetogeniche non solo nel trattamento dell’obesità e di alcune malattie croniche come il diabete di tipo 2, ma anche cefalee ed alcune forme di epilessia pediatrica. Dopo l’esito incoraggiante di numerosi studi scientifici internazionali, l’attenzione è ora sull’Italia dove l’applicazione delle VLCKD potrebbe migliorare anche l’impatto economico di alcune patologie sul Sistema Sanitario Nazionale. A febbraio parte il primo dei tre moduli formativi del 2019
Bologna – Gennaio 2019
Fare chiarezza nell’immenso mare magnum del mercato della salute e del dimagrimento non è facile, non solo per i profani, ma molto spesso anche per medici e professionisti della nutrizione. Costante è, infatti, il bombardamento di messaggi mediatici che promuovono bellezza e dimagrimento associati a prodotti e sistemi per lo più privi di basi scientifiche sicure, spesso dettati solo dalle mode del momento o peggio ancora dal passaparola. Quello delle diete fai da te e dei rimedi “miracolosi”, che diventano virali attraverso i social, è uno degli aspetti più pericolosi dell’intero scenario. Le cosiddette “fake news” che inquinano il web rischiano non solo di deludere le aspettative di chi vuole ottenere una perdita di peso importante, ma addirittura di compromettere seriamente la salute psicofisica di chi cade vittima di queste “sirene”.
E proprio in quest’ottica la Società Italiana di Nutraceutica (SINut) ha deciso di attivare e sostenere un progetto di formazione rivolto a medici e nutrizionisti attraverso la costituzione di un’accademia scientifica, la Ketogenic Diet Academy,con sede a Bologna. Il Comitato Scientifico ha già programmato per il 2019 un percorso di tre moduli (il primo sarà il 23 e 24 febbraio pv), dedicato alle cosiddette diete chetogeniche,o Very Low Calories Ketogenic Diet, da anni accreditate dalla letteratura scientifica internazionale come “strumento terapeutico” nel trattamento dell’obesità e del diabete mellito di tipo 2.
Secondo i più recenti studi internazionali, questi regimi alimentari, che si basano su un’alimentazione a basso contenuto di grassi e carboidrati (coadiuvata dall’uso di alimenti funzionali) in grado di stimolare un meccanismo naturale “brucia grassi” detto chetosi, costituiscono una valida alternativa terapeutica anche in aree cruciali per il benessere, venendo impiegate per la prevenzione delle patologie cronico-degenerative e cardiovascolari.
“Tutto questo però – spiega Arrigo F.G. Cicero, Direttore Scientifico del corso e Ricercatore Medicina Interna presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna – rende indispensabile che il terapeuta conosca a fondo i presupposti biochimici, fisiologici, metabolici delle diete chetogeniche, così come le indicazioni corrette e diversificate, le diverse tipologie e modalità di applicazione nelle varie condizioni cliniche, le modalità del loro inserimento all’interno delle strategie comportamentali, senza trascurare gli aspetti solo apparentemente più semplici e “pratici” (tempi, durata, struttura e ciclicità dei protocolli) ma in realtà di importanza cruciale ai fini della loro accettabilità da parte dei pazienti e quindi, in ultima analisi, della loro affidabilità e della loro efficacia clinica”.
Stabilita e dichiarata ufficialmente (anche da enti autorevoli quali l’EFSA) l’esclusione della possibilità di autoprescrizione da parte degli utilizzatori/pazienti, le diete chetogeniche,pertanto, devono essere sempre prescritte e gestite da professionisti autorizzati e competenti. “Nasce da qui l’idea di prevedere un percorso formativo ad hoc, strutturato adeguatamente all’interno della Ketogenic Diet Academy, il cui obiettivo prioritario è di contribuire alla formazione di professionisti della salute pienamente competenti nell’uso di uno strumento terapeutico indiscutibilmente accreditato sul piano scientifico per la sua efficacia e la sua sicurezza, se erogato secondo le necessarie procedure” conclude Arrigo Cicero.
“Visti gli esiti incoraggianti di questa terapia rivoluzionaria – commenta il professor Giovanni Spera, Endocrinologo, Ordinario di Medicina Interna presso l’Università La Sapienza di Roma e membro del comitato scientifico della Ketogenic Academy – ora l’attenzione è sull’Italia, dove i pazienti sono indubbiamente più esigenti in termini di qualità alimentare. La VLCKD potrebbe non solo cambiare la vita di molti pazienti, ma anche migliorare l’impatto di alcune patologie sul nostro Sistema Sanitario Nazionale”.
Già nel 2015 l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha stabilito i requisiti che deve possedere una VLCD, sia per le quantità giornaliere delle proteine, dei carboidrati e dei lipidi, che per i micronutrienti (EFSA Journal 2015;13(1):3957).
Su questi presupposti la stessa Società Italiana di Nutraceutica (SINut) ha deciso non solo di patrocinare, ma di impegnarsi nell’organizzazione del percorso formativo strutturato in tre moduli e finalizzato alla razionalizzazione e alla trasmissione delle crescenti evidenze scientifiche che devono supportare la prescrizione di una dieta chetogenica.
Il programma prevede per ciascun modulo una serie di attività didattiche basate ciascuna su specifici obiettivi formativi, ognuno dei quali verrà raggiunto anche grazie all’applicazione pratica in casi clinici appositamente predisposti.
Il primo dei tre moduli si svolgerà il 23 e 24 febbraio a Bologna,presso l’Hotel Relais Bellaria e affronterà i seguenti temi: analisi dell’attuale situazione epidemiologica relativa alle varie componenti del problema obesità, le relazioni tra obesità e altre patologie, linee guida per il trattamento dell’obesità, stili di vita e stili alimentati, il meccanismo della chetosi e della chetogenesi, nutraceutica e alimenti funzionali a supporto dei regimi dietetici, indicazioni e controindicazioni della dieta chetogenica, cibi naturali e pasti sostitutivi.
I successivi appuntamenti, sempre a Bologna, saranno:
Modulo 2 – 23 e 24 marzo:focus su come “costruire” un modello alimentare basato sulla dieta chetogenica con e senza pasti sostitutivi.
Modulo 3 – 13 e 14 aprile: campi di applicazione della dieta chetogenica (sport, ginecologia, pazienti neurologici, oncologia, pazienti cardiopatici.