Linguaggio, potere e riflessività

Una concezione della cultura che si sta recentemente affermando nell’ambito degli studi sull’intercultura è la concezione della cultura come narrazione condivisa, contestata e negoziata. Concepire la cultura come narrazione permette di comprendere i processi culturali come costruzioni storicamente situate, come l’insieme – spesso disomogeneo, oscuro e problematico – delle storie che un gruppo racconta di se stesso a sé e agli altri. Storie che sono continuamente riprese, riformulate, modificate per fare i conti con la loro intrinseca ambiguità ed incoerenza. Una narrazione a più voci di una storia divergente, non limitata alle sue versioni coerenti, edificanti ed autorizzate, è lo strumento adatto per studiare la cultura come narrazione condivisa, contestata e negoziata.

L’analisi della conversazione prende in esame la conversazione come attività organizzata praticamente nella vita quotidiana dal carattere interattivo e si basa sul sistema di trascrizione jeffersoniano. Quest’ultimo considera le seguenti componenti: verbalizzazioni non lessicali, oggetti esterni cui si fa riferimento, sfumature nel tono e nel volume di voce, aspetti che usiamo tacitamente nell’interpretazione del parlato.

Abstract speaker silhouette with colorful letters in the head and mouth

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